Seborrea e alimentazione coerente con prevenzione o terapia
Nella seborrea è utile una alimentazione coerente con prevenzione e terapia per evitare i comportamenti alimentari che favoriscono le infiammazioni e per aumentare i cibi a PRAL negativo. La seborrea è una forte attività delle ghiandole sebacee. Questa iperfunzionalità si concreta nell’eccessiva produzione del loro secreto, denominato sebo. In condizioni normali, questo materiale adiposo protegge la pelle, mentre una sua esagerata produzione causa di vari inestetismi ed alterazioni cutanee, culminanti talvolta in acne. .La seborrea è una condizione e non una malattia, ma merita trattamento perchè favorisce una serie di disturbi come per appunto l’acne ed è vissuta con disagio nella relazione sociale. La seborrea può comparire a tutte le età, ma la sua massima insorgenza è nell’adolescenza. Le parti più colpite sono viso, spalle, dorso e regione pettorale del torace. La seborrea impegna non casualmente le parti del corpo esposte alla vista e necessarie alla relazione. Lo stile di vita, le abitudini, i cambiamenti ormonali, il regime alimentare, i fattori emotivi e il clima possono influenzare questo patologia. Le forme di seborrea più gravi sono connesse ad acne di cui le eventuali complicanze possono causare il danno estetico maggiore. Una alimentazione ad alto carico glicemico, PRAL positivo, scarso ricambio idrico e contenente derivati del latte di mucca sono stati associati alla insorgenza di seborrea. L’elevato introito di farine e zuccheri raffinati come proposto dalla pubblicità e dai supermercati determina una sovrastimolazione dell’insulina implicata per le retroazioni ormonali connessi a seborrea. La massima insorgenza avviene nell’età adolescenziale e si spiega con l’aumento della secrezione ormonale o con le problematiche emozionali legate alla relazione sociale. La seborrea può essere accentuata anche dall’utilizzo del trucco, in relazione alla sua estensione e alla qualità dei prodotti impiegati.
Sono varie le cause e concause aggravanti in relazione alla seborrea tra le quali prevalgono:
- alimentazione disordinata con eccessi di carboidrati e latticini
- cibo da supermercato
- carenze nutrizionali secondarie
- cambiamenti ormonali come pubertà, ciclo mestruale, gravidanza
- farmaci con azione principale o secondaria sull’equilibrio ormonale
- conflitti nella relazione sociale o sessuale
- trucco eccessivo o non adatto
- saponi aggressivi
- manovre traumatizzanti infettanti locali
- tabagismo
- lesioni da irradiazione solare eccessiva
I conflitti biologici possono esser implicati nella seborrea per via del forte valore delle aree affette in relazione a contatto sociale e sessuale. Il campo emozionale maggiormente implicato è la ipertristezza. La alimentazione integra il trattamento della seborrea per più motivi: equilibrare i carichi glicemici, contenere la riposta infiammatoria, aumentare il cibo a PRAL negativo e contribuire a una corretta retroazione ormonale. Un ulteriore parametro del trattamento della seborrea in alimentazione è la valutazione dell’idratazione e del corretto turn over idrico. Il paziente applica in terapia una sequenza nutrizionale, corretta da rapporti glicemici commisurati all’orario, bilanciata nel PRAL e adeguata nel ricambio di acqua. La alimentazione si integra e si associa bene anche ad altre forme di terapia per la seborrea, contribuendo in tal modo a migliore risultato.
La alimentazione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per migliorare la risposta terapeutica di molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una alimentazione coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello