Cataboliti della matrice extracellulare e alimentazione coerente
I cataboliti della matrice extracellulare sono un parametro della composizione corporea rilevante per una alimentazione coerente con la terapia o prevenzione delle malattie. La composizione corporea può essere valutata con precisione tramite la diagnostica bioimpedenziometrica che costituisce la strumentazione di riferimento per la alimentazione. L’esame della composizione corporea in alimentazione è veloce, privo di effetti collaterali e ben accetto dai pazienti. I dati riguardanti la composizione corporea sono basilari per la comprensione della situazione nutrizionale e clinica del soggetto esaminato e impostare di conseguenza la sua alimentazione corretta. I cataboliti della matrice extracellulare, costituiscono l’ esito di un stoccaggio patologico nel tessuto connettivale. La salute del tessuto connettivale quale comparto della massa magra è essenziale per la valutazione dello stato del paziente.
La massa magra ovvero FFM Fat Free Mass è definita quale ammontare complessivo dell’acqua totale TBW, ossa, minerale non osseo e proteine. La massa magra è organizzata nei seguenti comparti:
TBW, Total Body Water o acqua intracellulare
ECW, Extracellular Water o acqua extracellulare
ECMatrix, Extracellular Matrix o matrice extracellulare
BCMprotein, Body Cell Mass o proteine presenti nella massa cellulare
Gly, Glycogen o Glicogeno
Bmineral Body Mineral, massa del minerale osseo
STmineral o massa del minerale non osseo
Le proteine del tessuto connettivale contribuiscono alla rete di macromolecole che si aggregano come reticolo con funzioni sulla statica, il portamento e sulla dinamica della vita. I cataboliti della matrice extracellulare sono il risultato dell’ eccessiva attività catabolica e del carico tossico assunto in vario modo dal soggetto. Il connettivo è il luogo della comunicazione in un organimso, ma agisce anche per lo stoccaggio di cataboliti non in altro modo gestibili dal sistema.. La forma e la composizione della matrice extracellulare sono diverse secondo i vari tessuti e sopratutto in relazione alla salute del soggetto esaminato. Le macromolecole costituenti fisiologicamente la matrice extracellulare sono i proteoglicani, le glicoproteine e il collagene. La matrice o connettivo in condizioni fisiologiche è soggetta a un rimodellamento circadiano. Secondo tale ciclo la matrice è destrutturata e smaltita dalle ore 03 alle ore 15. Dalle ore 15 alle ore 03 invece la matrice è ricostruita. L’alternanza ciclica corrisponde a una fase sol e gel della matrice stessa che determina la vitalità dell’organismo Questo respiro della vita permette la forma del corpo, la comunicazione funzionale tra i vari comporti costituenti e la capacità di mantenere l’organismo in equilibrio funzionale detto anche omeostasi. Quando un organismo cede in tale funzione del tessuto connettivale aumentano i cataboliti della matrice extracellulare. L’aumento dei cataboliti della matrice extracellulare può essere determinato dalle seguenti cause:
1) traumi fisici
2) conflitti biologici
3) campi emozionali
4) infiammazione cronica
5) ambiente e catena alimentare inquinata
6) somministrazione di farmaci e vaccini
Quando a seguito delle cause indicate lo smaltimento e il rimodellamento quotidiano della matrice o connettivo, non è più sufficiente rispetto allo scarto quantitativo nell’extracellulare di acidi organici relativi al catabolismo della FFM e al carico tossico complessivamente gestito, allora la matrice si altera a livello funzionale e morfologico. I cataboliti della matrice extracellulare si accumulano nel tessuto e possono essere misurati tramite l’analisi della composizione corporea. La perdita dell’integrità funzionale e morfologica della matrice determina la perdita di proteine fisiologiche e l’aumento di quelle patologiche in questo comparto. Le proteine patologiche o cataboliti sono denominati ECFprotein o Extracellular Fluid Protein nell’analisi della composizione corporea. Il loro valore ideale è pari a zero.La alimentazione e salute sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. La alimentazione può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione del paziente. I rapporti indicati nell’ analisi della composizione corporea e in particolare i cataboliti della matrice extracellulare sono utili alle valutazioni necessarie per stabilire con precisione nel singolo paziente, la alimentazione corretta e la necessità di una eventuale integrazione con rimedi biologici o farmaci.
La alimentazione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una alimentazione coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La alimentazione coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello