Antiossidanti in una alimentazione coerente con la terapia
Gli antiossidanti sono utili in una alimentazione coerente con la prevenzione o terapia delle malattie. Gli ossidanti nell’organismo sono coinvolti nell’induzione di numerose patologie. I radicali liberi sono molecole che si formano all’interno delle cellule del corpo, quando l’ossigeno è utilizzato nei processi metabolici. I radicali liberi sono culminanti i processi di ossidazione sono particolarmente instabili e dunque aggressivi. Il loro comportamento nell’organismo e proteso a ricercare un equilibrio appropriandosi dell’elettrone di altre molecole con le quali vengono a contatto, molecole che diventano a loro volta instabili, innescando un meccanismo vizioso per molte patologie. Queste reazioni chimiche denotate da instabilità a “catena” possono durare nel tempo e meritano di essere contrastate dall’azione degli agenti antiossidanti che possono essere somminitrati come integratori alla alimentazione . Questi integratori interagendo con l’elettrone mancante, permettono di neutralizzare i radicali liberi.
I radicali liberi più frequenti sono: anione superossido, idrossile, diossido di azoto, ossido nitrico, idrogeno, ossigeno, e ossigeno singoletto. L’azione patologica dei radicali liberi colpisce direttamente le cellule, perché interferente con i lipidi, zuccheri, fosfati, proteine ed enzimi. L’azione persistente dei radicali liberi è causa di molte patologie croniche dovute a un precoce invecchiamento cellulare. Molte condizioni favoriscono la formazione non compensata di radicali liberi:
- focolai d’infiammazione cronica
- stress emozionale
- alimenti di produzione industriale e in particolare junk food
- conservazione, colorazione e cosmesi degli alimenti
- farmaci
- fumo alcool e altri abusi di tossici
- tossici di provenienza ambientale.
Gli integratori a base di antiossidanti hanno il compito di riportare in equilibrio chimico i radicali liberi grazie alla possibilità di fornire loro gli elettroni di cui sono avidi. L’organismo produce antiossidanti endogeni e si difende in parte dai radicali liberi. Quando il livello di ossidoriduzione supera una certa soglia è necessario però un apporto esterno di antiossidanti. Occorre considerare che ogni singolo antiossidante esprime un campo di azione limitato a specifiche molecole, pertanto è necessaria la combinazione ragionata di molteplici agenti antiossidanti attraverso un bilanciamento alimentare ed eventualmente una supplementazione controllata. I principali agenti antiossidanti sono minerali, vitamine e pigmenti vegetali.
La alimentazione con bilanciamento degli alimenti assunti e la terapia di eventuali patologie concomitanti sono il primo presidio di trattamento per l’eccesso di radicali liberi. Tuttavia in alcuni casi può essere necessaria la supplementazione con integratori antiossidanti. In commercio sono presenti svariate formulazioni con caratteristiche ed efficienza diverse. L’efficacia dell’uso di integratori antiossidanti dipende dalla situazione clinica del paziente, dalle dosi somministrate e dalla capacità del soggetto di assimilare.
La alimentazione e la prescrizione di integratori esigono competenza congiunta in entrambi i campi ed è pertanto consigliabile rivolgersi a un medico esperto. Eccessi e difetti nei dosaggi possono essere causa di disturbi piuttosto che la loro soluzione. Quando indicati gli integratori associati alla alimentazione sono rimedi efficaci per il paziente, ma richiedono però una precisa valutazione. L’ uso di integratori quando non necessario può causare problemi, talvolta simili a quelli che si vorrebbe risolvere. L’automedicazione è pertanto poco raccomandabile. Tutte le valutazioni sono da rapportare all’ analisi di composizione corporea, necessaria per stabilire con precisione nel singolo paziente, la effettiva necessita di integratori e sopratutto a quale dosi. In alimentazione ogni parametro è oggetto di misurazione. Anche i campi emozionali e i conflitti biologici patiti dal paziente sono però oggetto di indagine, poichè la composizione corporea esprime interazioni precise anche a livello emozionale e mentale.
La alimentazione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una alimentazione coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La alimentazione coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello