Anemia e alimentazione

Anemia e alimentazione

Nell’ anemia è utile l’alimentazione per  evitare i comportamenti alimentari che favoriscono le infiammazioni e per aumentare i cibi a PRAL negativo. Le forme iniziali  di anemia si possono affrontare con la sol’alimentazione clinca , mentre nell forme più complesse può essere opportuna una terapia integrata da altri strumenti. La parola anemia è etimologicamente composta da a-privativo e -emia che significa sangue. Anemia significa pertanto scarsezza di sangue.  L’anemia in medicina è definita dalla caduta del tasso di emoglobina Hb nel sangue. Si definisce anemia una situazione di Hb <13 g/dl, per la donna Hb <12 g/dl. L’anemia è un problema che riguarda la salute mondiale, soprattutto nei bambini. La malattia si manifesta con una moderata stanchezza, pallore, tachicardia e cardiopalmo, svenimento, mancanza di appetito, nausea, dispnea a sforzo, riduzione della capacità di concentrazione e di memoria ed obiettivamente da un caratteristico colorito pallido della pelle e delle mucose.

Anemia e alimentazione
Anemia e alimentazione

Inoltre si possono manifestare problemi di splenomegalia e dolori al fianco sinistro (milza) e un basso calore corporeo. L’entità della sintomatologia non dipende tanto dai valori assoluti di emoglobinemia ma dalla velocità con cui si instaura l’anemia e di conseguenza dal tempo che l’organismo ha per adattarsi alle variazioni dei suoi livelli. Un ulteriore indizio è dato dalla fragilità delle unghie che tendono a spezzarsi e sfogliarsi; inoltre possono assumere una caratteristica forma a cucchiaio, presentandosi piatte o nel peggiore dei casi concave.

Cause dell’anemia:

  • difetto di produzione midollari
  • carenza di ferro
  • carenza vitamine
  • cause renale
  • aumentata emolisi
  • difetti degli eritrociti
  • autoimmunità
  • farmaci
  • tossici
  • infezioni
  • metaboliche
  • parassiti
  •  osmosi
  • perdita di sangue
  • sequestro di sangue
  • stress emozionale

La diagnosi esatta della causa o delle cause dell’ anemia avviene attraverso indagini strumentali. L’anemia spesso è una complicanza di altre malattie, che aggrava la condizione della persona portando esiti anche fatali come nel caso della broncopneumopatia cronica ostruttiva. La terapia convenzionale dell’ anemia è in relazione alla causa. Sono impegnati tutti gli strumenti di terapia, ma  a livello dei rimedi sono frequentemente prescritti gli integratori come del vitamine, il ferro. Per stimolare la produzione di globuli rossi si adottano nel trattamento farmaci come testosterone, nandrolone decanoato e per le forme più gravi si prescrivono l’eritropoietina e IL-3. La terapia  convenzionale dell’ anemia è però  una materia complessa e estesa, non oggetto del presente articolo.

La alimentazione può integrare il trattamento convenzionale dell’ anemia con strategie alimentari atte ad abbassarla progressivamente e per limitare le condizioni favorevoli all’ infiammazione cronica.  Secondo l’alimentazione in tale contesto è necessario anche contrastare l’acidosi associata all’ anemia. La alimentazione routinariamente applicata interferisce in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Stress e alimentazione inadeguata comportano, infatti, una disregolazione anche del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Il cortisolo dovrebbe esprimere la sua acrofase circadiana intorno alle nove del mattino e la sua batifase circadiana a mezzanotte. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Questa è caratterizzata da perdita d’equilibrio tra gli ormoni CRH, ACTH e cortisolo. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali riguardano le condizioni che favoriscono  in catabolismo della massa magra alla quale appartiene anche la massa sanguinea. Un’alimentazione corretta in alimentazione secondo le retroazioni ormonali determina un recupero della massa magra, condizione essenziale per il successo di ogni  terapia dell’ anemia. Il paziente alimentato con una sequenza nutrizionale, corretta in alimentazione secondo rapporti glicemici commisurati alla circadianità del cortisolo conserva e implementa la massa magra, migliorando anemia. La alimentazione integra  altre forme di terapia dell’anemia, convenzionali e non convenzionali. La alimentazione interferisce favorevolmente tramite il ripristino dei feedback ormonali, contribuendo in tal modo a migliore gestione della malattia.

La alimentazione e l’ anemia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. La alimentazione può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione della malattia. ll trattamento  dell’ asma tramite alimentazione   è integrativo di altri strumenti di terapia. Tra i trattamenti per l’ anemia di medicina non convenzionale da associare all’alimentazione, possono essere citati la fitoterapia, l’agopuntura, l’omotossicologia o l’omeopatia. Anche i trattamenti di medicina non convenzionale sono apprezzati perchè privi di effetti collaterali indesiderati.

La alimentazione oltre a rappresentare un presidio per la terapia  è anche uno strumento di prevenzione importante. La alimentazione e  la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici.  Il trattamento tramite alimentazione è integrativo di altri strumenti di terapia. La alimentazione richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle causediagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’alimentazione possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto  somministrare alimentazione è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente.  Per l’alimentazione si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la alimentazione stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Dieta a Roma